Sikhismo: una religione monoteista dall'India

Il Sikhismo è una religione indipendente emersa nell'ambiente dell'Induismo e dell'Islam. Sikhismo come movimento religioso sviluppato all'inizio del XVI secolo nell'India nord-occidentale. I Sikh combatterono contro i Grandi Moghul tra il XVII e il XVIII secolo e crearono il loro stato nel Punjab (1765 - 1849), in India.

Il sikhismo come religione era una protesta contro il sistema di caste dell'induismo e il dominio politico della dinastia Moghul musulmana. Il fondatore del Sikhismo fu Guru Nanak (1469-1539). Il suo viaggio e la sua predicazione lo portarono perfino alla Mecca, e verso l'inizio del XVI secolo, si stabilì definitivamente nel Punjab. Col tempo, i sikh divennero un gruppo indipendente, una sorta di stato all'interno di uno stato, con la sua ideologia, le leggi e i leader unici. Il quarto Guru dei sikh fu Ram Das (1534-1581), che divenne famoso come conoscitore e interprete di inni sikh. Fondò la città di Amritsar ("stagno dell'immortalità"), che divenne il più grande centro spirituale del sikhismo.

2. Sikhismo: credenze fondamentali

I principi fondamentali della religione sikh sono anche inscritti nel libro sacro, il Guru Granth Sahib. Sikh significa "discepolo". I Sikh sono monoteisti, il che significa che credono in un unico Dio, il Creatore Onnipotente, che è onnipervadente, incomprensibile e irraggiungibile. Il suo vero nome non è noto a nessuno. Solo Dio stesso conosce lo scopo della creazione, che è pieno di amore dalla sua grazia. Il Dio dei Sikh non guida nessuno e non punisce nessuno. Trasuda compassione e amore ed è privo di odio e passione. Dio potrebbe essere visto in due modi: come Nirgun (Assoluto) e come Sargun (Dio personale dentro ognuno di noi). Secondo gli insegnamenti Sikh, prima della creazione, Dio esisteva come l'Assoluto, ma nel processo di creazione, iniziò ad esprimersi. Prima della creazione, non c'era niente - niente paradiso, niente inferno e niente tre mondi - solo assenza di forma.

1. Significato culturale e diaspora

I sikh non sono tenuti a eseguire rituali elaborati, andare in pellegrinaggio o in fretta. Gli uomini sikh portano tutti il ​​cognome o il secondo nome di "Singh" mentre le donne hanno associato "Kaur". Anche ai sikh è severamente vietato chiedere l'elemosina. La religione impone agli uomini sikh di indossare sempre cinque oggetti sulla loro persona: capelli non tagliati (nascosti dentro un turbante), una spada (kirpān), kaṛā (un braccialetto metallico), una sorta di indumento intimo e kaṅghā (un pettine di legno). I giovani sikh di oggi si stanno ritirando dalle loro secolari tradizioni. Trascurano il turbante, si radono regolarmente e indossano normali abiti civili. Gli abitanti dello stato indiano del Punjab, chiamato Punjabis, dominano nella composizione etnica del Sikh. Anche i sikh vivono nel sud-est asiatico, in Africa, sull'isola di Fiji, negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito, in Thailandia, così come in Russia. Il numero totale di Sikh raggiunge oltre 30 milioni. Questo rende il Sikhismo la nona religione più grande al mondo.